Cianobatteri, un pericolo per il tuo cane quando nuota !
Durante questo periodo estivo, molti proprietari di cani preferiscono le passeggiate in riva a laghi, stagni o fiumi. Anche se questa soluzione per rinfrescare il tuo animale domestico sembra una buona idea, alcuni corsi d'acqua sono contaminati da cianobatteri che possono compromettere pericolosamente le condizioni generali del tuo cane o addirittura avvelenarlo.
Ogni estate purtroppo diversi cani muoiono a causa di avvelenamenti causati da cianobatteri. Diversi regioni stanno allertando i nuotatori e vietano di nuotare in alcuni specchi d'acqua.
In Italia 12 regioni su 20 sono colpite da questo fenomeno. Periodiche fioriture di cianobatteri sono rilevate ad esempio nei laghi di Vico, Albano, e Nemi.
Sommario
Che cosa sono i cianobatteri ? Perché sono tossici per il cane ?
I cianobatteri, chiamati anche “alghe azzurre" o "alghe blu-verdi”, sono batteri presenti sia nell’oceano che nell’acqua dolce. Sono stati tra le prime forme di vita a comparire sulla Terra. Questi organismi acquatici unicellulari (microrganismi) diventano pericolosi quando proliferano nel loro ambiente (si parla di fioritura), rilasciando tossine (come microcistine, anatossine ..) in quantità eccessive, talvolta mortali per gli animali e pericolose per l'uomo .
Queste alghe blu-verdi formano chiazze sul fondo dei corsi d'acqua e sulle rocce e possono insediarsi lungo le sponde. Il loro particolare colore conferisce un aspetto verdastro agli specchi d'acqua in cui si trovano .
Le stagioni più propizie per la proliferazione dei cianobatteri sono la tarda primavera, l'estate e l'inizio dell'autunno. Durante questi periodi, le condizioni ambientali tendono a essere ideali per la crescita dei cianobatteri, che possono formare fioriture nelle acque superficiali di laghi, stagni e altre masse d'acqua.
Fattori che favoriscono la proliferazione dei cianobatteri:
- Alte temperature: Durante l'estate e la tarda primavera, le temperature dell'acqua aumentano, creando un ambiente favorevole per i cianobatteri, che preferiscono acque calde, generalmente con temperature superiori ai 20°C tranne la Planktothrix rubescens (o alga rossa). Quest' ultima fa parte delle specie cianobatteriche tossiche più importanti per frequenza e abbondanza, in Italia sia nelle regioni settentrionali che meridionali.
É invece caratteristica di acque più fresche e meno illuminate e fiorisce, dunque, in profondità d’estate e in superficie solo durante l’inverno. - Aumento della luce solare: Le giornate più lunghe e la maggiore intensità della luce solare in primavera ed estate favoriscono la fotosintesi, processo attraverso il quale i cianobatteri producono energia e si moltiplicano rapidamente.
- Acque calme e stagnanti: Durante i mesi estivi, la riduzione delle precipitazioni e dei flussi d'acqua può portare a condizioni di stagnazione, che sono ideali per la crescita dei cianobatteri.
- Eutrofizzazione: In primavera ed estate, l'aumento delle temperature accelera la decomposizione della materia organica e la liberazione di nutrienti come fosforo e azoto nell'acqua, spesso derivanti dal deflusso agricolo e urbano. Questo aumento di nutrienti contribuisce all'eutrofizzazione, che è un fattore chiave per la proliferazione dei cianobatteri.
- Basso livello dell'acqua: Nella stagione calda, con l'evaporazione dell'acqua e la diminuzione delle piogge, i livelli dell'acqua nei laghi e stagni possono scendere, concentrando i nutrienti e favorendo la proliferazione dei cianobatteri.
Come capire se il cane è intossicato ? Quali sono i sintomi dell'avvelenamento da cianobatteri nel cane ?
I cani sono particolarmente vulnerabili alle tossine rilasciate dai cianobatteri perché tendono a bere o a nuotare in acque contaminate: possono dunque ingerire i cianobatteri anche direttamente leccandosi il pelo dopo aver nuotato.
Se ingeriti, rilasciando le loro tossine, i cianobatteri possono causare un grave avvelenamento al cane che può essere fatale in pochi minuti.
Il tuo cane potrebbe quindi presentare i seguenti sintomi secondo il tipo di cianotossina rilasciata e la via di esposizione (ingestione, contatto cutaneo, inalazione):
- Disturbi digestivi: nausea, vomito, diarrea, ecc.
- Segni neurologici: perdita di equilibrio, tremori, salivazione eccessiva, ecc.
- Difficoltà respiratorie, febbre…
Se si sospetta un avvelenamento, è essenziale portare il cane molto rapidamente dal veterinario, affinché quest'ultimo possa prestargli i primi soccorsi e stabilizzare le sue condizioni generali. Danneggiano il sistema nervoso ed il fegato in tempi rapidissimi.
Stai attento quando cammini lungo laghi, stagni o fiumi o quando nuoti.
Come disintossicare il cane da un 'avvelenamento da cianobatteri ?
Sfortunatamente non vi è un antidoto per le tossine prodotte da questi batteri.
Un trattamento immediato e aggressivo (farmaci d’urgenza, anticonvulsivanti e ossigenoterapia) è necessario per aiutare gli animali colpiti da queste tossine ad azione molto rapida che possono essere fatali.
Come proteggere il tuo cane dai cianobatteri ?
- Evitare le aree in cui è sconsigliato nuotare (le autorità locali generalmente monitorano i livelli di cianobatteri nell’acqua e emettono avvisi quando vengono rilevate concentrazioni elevate per proteggere la salute pubblica);
- Ispezionare l'acqua prima di ogni bagno: controllare la superficie dell'acqua, le rocce e le rive per verificare la presenza di "alghe blu-verdi";
- Tieni il cane al guinzaglio vicino alle aree contaminate per evitare di nuotare;
- È fondamentale lavare e sciacquare subito il cane, se è stato in contatto con acqua contaminata.
In quali corsi d’acqua è sconsigliato fare il bagno ?
Ti invitiamo a verificare le aree contaminate sul sito web dell'Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente) e sul portale Acque di balneazione del Ministero della Salute.
FAQ
Quali sono gli effetti dei cianobatteri sull'uomo ?
I cianobatteri possono avere effetti negativi sulla salute umana, specialmente quando producono tossine, chiamate cianotossine. Gli effetti sull'uomo dipendono dal tipo di cianotossina e dalla via di esposizione (ingestione, contatto cutaneo, inalazione).
1- Ingestione di acqua contaminata:
- Problemi gastrointestinali: Diarrea, nausea, vomito e dolori addominali.
- Danni epatici: Alcune cianotossine possono causare danni al fegato, con sintomi come dolori addominali e ittero.
- Danni renali: In alcuni casi, le cianotossine possono compromettere la funzionalità renale.
2- Contatto cutaneo:
- Irritazioni cutanee: Esposizione diretta a cianotossine può causare dermatiti, prurito, arrossamento e irritazioni della pelle.
- Irritazioni oculari: Il contatto con l'acqua contaminata può provocare congiuntivite e irritazioni agli occhi.
3- Inalazione:
- Problemi respiratori: L'inalazione di cianotossine può causare sintomi respiratori come tosse, mal di gola, congestione nasale, e in casi gravi, asma o difficoltà respiratorie.
4- Esposizione cronica:
- Effetti a lungo termine: Esposizioni ripetute o prolungate a cianotossine possono portare a danni permanenti agli organi, incluso il fegato e i reni.
5- Avvelenamento da cianotossine:
- In casi estremi, l'esposizione a elevate concentrazioni di cianotossine può portare a un avvelenamento acuto, con sintomi gravi come convulsioni, perdita di coscienza, e sotto certe condizioni può essere letale.
E importante evitare il contatto con acque che mostrano segni di fioriture algali, non bere acqua non trattata da fonti naturali e informarsi sulle condizioni dell'acqua in aree di balneazione.
Come evitare i cianobatteri in un acquario ?
Evitare la proliferazione dei cianobatteri in un acquario richiede una gestione attenta e costante dell'ambiente acquatico. Ecco alcuni consigli pratici per prevenire la comparsa di cianobatteri:
1. Controllo della luce
- Ridurre l'illuminazione eccessiva: I cianobatteri prosperano in condizioni di luce intensa. Assicurati che l'acquario non riceva troppa luce naturale e limita l'illuminazione artificiale a un massimo di 8-10 ore al giorno.
- Utilizzare luci di qualità: Le luci di bassa qualità o quelle che invecchiano possono favorire la crescita dei cianobatteri. Sostituisci le lampadine secondo le raccomandazioni del produttore.
2. Gestione del nutrimento
- Evitare la sovralimentazione: Un eccesso di cibo non consumato si decompone, aumentando i livelli di nitrati e fosfati nell'acqua, che favoriscono la crescita dei cianobatteri.
- Controllare i livelli di nitrati e fosfati: Usa test specifici per monitorare i livelli. Se sono alti, considera di ridurre l'alimentazione, migliorare la filtrazione o effettuare cambi d'acqua più frequenti.
3. Cambi d'acqua regolari
- Effettuare cambi d'acqua frequenti: Sostituire il 20-25% dell'acqua ogni settimana aiuta a mantenere l'acquario pulito.
- Pulire il fondo: Durante i cambi d'acqua, utilizza un sifone, un aspirarifiuti per rimuovere detriti e materiale organico accumulato sul fondo dell'acquario.
4. Migliorare la circolazione dell'acqua
- Aumentare la circolazione: I cianobatteri preferiscono aree stagnanti con poca circolazione. Assicurati che l'acqua si muova adeguatamente in tutto l'acquario, utilizzando pompe di movimento o regolando il flusso .
- Evitare zone morte: Assicurati che non ci siano aree dell'acquario dove l'acqua rimane ferma. Le zone morte sono più suscettibili alla crescita di cianobatteri.
5. Filtrazione efficace
- Migliorare la filtrazione biologica: Un filtro efficiente con buoni batteri può aiutare a mantenere bassi i livelli di ammoniaca, nitriti e nitrati, che i cianobatteri utilizzano come fonte di cibo.
6. Mantenere una buona qualità dell'acqua
- Monitorare i parametri dell'acqua: pH, durezza, temperatura e altri parametri devono essere mantenuti entro i limiti ottimali per gli abitanti dell'acquario.
- Evitare lo stress dei pesci: Pesci stressati producono più rifiuti, che possono contribuire all'eccesso di nutrienti e alla proliferazione di cianobatteri.
Seguendo questi passaggi, è possibile ridurre al minimo il rischio di proliferazione dei cianobatteri nel tuo acquario e mantenere un ambiente acquatico sano e equilibrato.
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Team veterinario del gruppo La Compagnie des Animaux